20 Apr QUASI 30 ANNI DI ACQUISTO SOLIDALE: I GAS
Il nostro sistema economico incentrato sulla crescita economica non funziona più. In tanti si sono ormai accorti che è un meccanismo perverso, che non produce più posti di lavoro, non protegge l’ambiente e non ci rende più felici. “Aumentare i consumi e far crescere il Pil”, come continuano a dirci ogni giorno i mass media, non serve a nulla. La nostra economia “usa e getta” sta cominciando a crollare, è necessario un cambiamento di paradigma.
Anche se i giornali e la tv non ce lo raccontano, questo cambiamento è già in atto e diventa ogni giorno più forte. È un cambiamento che nasce dal basso, dalle migliaia di persone che giorno dopo giorno si stanno organizzando per migliorare stile di vita e modo di consumare, e lo fanno costruendo una rete.
Dal cibo biologico, all’equo-solidale, alla finanza etica, al turismo responsabile, scegliere di consumare in modo consapevole è uno strumento di critica, un’espressione di impegno e una chance di cambiamento, per costruire un mondo migliore.
Scegliendo di acquistare biologico e locale, sostenendo le economie vicine, piuttosto che i business delle grandi multinazionali, si innesca quel meccanismo virtuoso che consente di produrre ricchezza laddove serve, di promuovere le economie giuste con l’ambiente e con le persone, di creare nuovi posti di lavoro. Sembra incredibile, qualcuno lo aveva già pensato nel 1994, quando a Fidenza (in provincia di Parma) è nato il primo Gruppo di Acquisto Solidale, organizzato spontaneamente per acquistare in modo etico, solidale e sostenibile. Alla base vi era una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito.
Nel giro di pochi anni i Gruppi di Acquisto Solidale sono diventati sempre di più, diffondendosi in tutta Italia, uniti fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a promuovere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. Oggi in Italia sono censiti un migliaio di G.A.S. che acquistano prodotti provenienti da piccoli produttori locali, per avere la possibilità di conoscerli direttamente, per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto.
STORIA DEI GAS
La storia dei gruppi d’acquisto solidali in Italia inizia nel 1994 con la nascita del primo gruppo a Fidenza, quindi a Reggio Emilia e in seguito in diverse altre località. Nello stesso periodo si diffonde in Italia l’operazione “Bilanci di Giustizia”, lanciata a fine ’93, che chiede alle famiglie di verificare sul bilancio famigliare l’incidenza delle loro modifiche allo stile di vita.
Dove possibile, le famiglie si ritrovano in gruppo nel quale affrontano temi di interesse comune e si organizzano per praticare comportamenti equi nella loro zona. Spesso i gruppi dei Bilanci di Giustizia praticano gli acquisti collettivi tra le loro attività.
Nel 1996 viene pubblicata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo la “Guida al Consumo Critico”, con informazioni sul comportamento delle imprese più grandi per guidare la scelta del consumatore; l’ampio elenco di informazioni documentate sulle multinazionali accelera il senso di disagio verso il sistema economico e la ricerca di alternative.
Nel 1997 nasce la rete dei gruppi d’acquisto, allo scopo di collegare tra loro i diversi gruppi, scambiare informazioni sui prodotti e sui produttori, e diffondere l’idea dei gruppi d’acquisto.
Questa esperienza è ora in fase di crescita, sia per la creazione di nuovi gruppi che per la sua visibilità.
Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.)?
Un gruppo d’acquisto è formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.
Si ma… perché si chiama solidale?
Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a colore che – a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze – subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.
Perché nasce una G.A.S.?
Ogni GAS nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte.
Come nasce un G.A.S.?
Uno comincia a parlare dell’idea degli acquisti collettivi nel proprio giro di amici, e se trova altri interessati si forma il gruppo. Insieme ci si occupa di ricercare nella zona piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, di raccogliere gli ordini tra chi aderisce, di acquistare i prodotti e distribuirli… e si parte!
Criteri solidali per la scelta dei prodotti
I gruppi cercano prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilità di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro.